EUROPA NOSTRAM?
Oltre 900 persone sono morte in un naufragio nel Canale di Sicilia nella più grande tragedia dell’immigrazione di tutti i tempi. I migranti, oltre 950 secondo uno dei 28 superstiti, tra cui 200 donne e 50 bambini, provenienti da Algeria, Egitto, Somalia, Nigeria, Senegal, Mali, Zambia, Bangladesh, Ghana, erano stipati su un barcone lungo dai 20 ai 30 metri partito da Tripoli. Intorno a mezzanotte l’allarme, lanciato da bordo, quando la barca si trovava a circa 70 miglia dalle coste libiche, è stato raccolto dal Centro Nazionale di Soccorso della Guardia Costiera; quando l’ imbarcazione di salvataggio si stava avvicinando al peschereccio, i migranti si sono spostati sul lato della nave per essere soccorsi, provocando il ribaltamento dell’ imbarcazione. Si tratterebbe della più grave sciagura del mare dal dopoguerra, peggiore anche della strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, che fece 366 morti e 20 dispersi.
IL Presidente di CIDU APS, Avv. Castrignanò Cosimo, chiede alle Istituzioni Europee di abbandonare la colpevole inerzia dinanzi allo straordinario flusso migratorio nel Mediterraneo, e di attivare immediate operazioni di ricerca e soccorso in mare, nonché ogni altra iniziativa idonea a prevenire ulteriori tragedie, supportando in modo pieno ed efficace lo Stato Italiano nelle sue politiche migratorie.