IN NOME DELL’ UMANITA’
Lo avevamo già sostenuto pubblicamente nell’ anno 2018 durante una Conferenza Internazionale a Roma sul genocidio del popolo Eelam Tamil e qui lo ribadiamo: il Consiglio di Sicurezza ONU è da rifondare e nel sua assetto attuale è del tutto inutile e privo di alcun potere. Appare sempre più urgente colmare il deficit di rappresentatività che caratterizza l’ attuale anacronistica composizione del Consiglio di Sicurezza, formato da 5 membri permanenti, retaggio della seconda guerra mondiale, con diritto di veto (Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti) e 10 non permanenti senza diritto di veto eletti per un periodo di due anni in rappresentanza di varie aree geografiche. Ne consegue che Cina, Francia, Regno Unito, Russia e Stati Uniti hanno gioco facile per gestire il mondo a loro piacimento.
Il conflitto Russia-Ucraina ha amplificato questa impotenza. Invero nei giorni scorsi l’ ambasciatore ucraino all’ Onu, Sergiy Kyslytsya, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza, aveva chiesto a tutti i componenti di fare tutto il possibile, in quanto loro responsabilità istituzionale, per fermare la guerra; ed il Segretario Generale dell’ Onu, Antonio Guterres, aveva fatto appello a Putin, “in nome dell’ umanità”, di riportare le sue truppe in Russia. Più che un appello, una preghiera, una supplica. Ciò a dimostrazione che il Consiglio di Sicurezza ha le armi spuntate ed è incapace sia di mantenere la pace che di garantire la sicurezza internazionale. Senza alcuna strategia, senza alcuna azione preventiva, senza alcuna visione del futuro. Auspichiamo pertanto una totale quanto immediata riforma dell’ organismo internazionale, che elimini il diritto di veto e restituisca pari dignità a tutti i suoi componenti, e non permetta ai potenti di turno di giocare al gioco della guerra. In nome del futuro del nostro pianeta. In nome dell’ Umanità.