INDIA’S DAUGHTER: CENSURA DI STATO
Qual’ è il posto della donna nella società indiana? Qual’ è il ruolo della donna nella Stato culla di grandi religioni e simbolo della spiritualità? Ci aiuta a scoprirlo “INDIA’S DAUGHTER”, documentario diretto dalla regista Leslee Udwin, prodotto dalla BBC, relativo allo stupro di gruppo della ragazza ventitreenne Jyoti Singh, morta per le violenze e le percosse dei suoi aggressori, avvenuto nel 2012. Ha risposto alla domanda l’ Avv. M.L Sharma, difensore di uno dei rapitori, che intervistato dalla regista britannica ha dichiarato: “We have the best culture. In our culture, there is no place for a woman” (tr. Noi abbiamo la migliore cultura. Nella nostra cultura, non c’ è posto per la donna). Chiarito dunque il quesito: nessun posto per la donna nella società indiana, nessun ruolo nella “migliore cultura” in cui la donna che non ha alcun diritto di dire, fare, pensare. E dove può essere trattata come un oggetto, da usare e gettare via.
Peccato però che, per il momento, non potremo vedere “INDIA’S DAUGHTER”: il documentario, programmato in occasione dell’ 8 marzo, è stato censurato “per motivi di sicurezza” dalle autorità indiane, e rimosso dal web dove già circolava da qualche giorno. Ancora un’ occasione persa dal Governo Indiano per sensibilizzare le coscienze e rivalutare il ruolo della donna nel contesto sociale, preferendo adottare la più facile, e comoda, politica dell’ oblio.
Lecce, Italy, 15.03.15