POLVERIERA PAKISTAN

La Repubblica Islamica del Pakistan costituisce uno Stato turbolento ed instabile caratterizzato da una grave antidemocraticità e da un continuo conflitto tra terrorismo ed antiterrorismo, che lo rende teatro di una guerra interna che miete migliaia di vittime innocenti tra la popolazione. Attacchi terroristici, attentati suicidi, arresti arbitrari, uso di forza letale, sparizioni forzate, tortura, decessi in custodia ed esecuzioni extragiudiziali, sono gli elementi costanti che caratterizzano la vita sociale e politica del Pakistan, mettendo costantemente a repentaglio la vita dei suoi abitanti tanto da indurli ad abbandonare il proprio Paese per cercare protezione all’estero.

A seguito del grave attacco terroristico del 16 dicembre 2014, compiuto dai Talebani contro la scuola militare pubblica di Peshawar, che ha provocato la morte di 149 persone, tra cui 132 bambini, il  governo ha revocato la moratoria sulla pena capitale e adottato una legislazione antiterrorismo repressiva: iI “Protection Pakistan Act” (PPA) è un documento estremamente ambiguo che garantisce alle Forze di sicurezza ampi poteri per attuare la detenzione preventiva ed effettuare arresti senza mandato, prevedendo altresì una serie di disposizioni capaci di legittimare eventuali abusi da parte del governo e spalancando la porta alla più ampia violazione dei diritti umani.